domenica 27 settembre 2020

Alessia Ciccone - Vita Mia



BLOG On The Scene of New York

Vita Mia – AlessiaCiccone Featuring CicconeBros ( @DjCicconeBros )Published 12 hours ago on September 26, 2020

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‘VitaMia’ By AlessiaCiccone & CicconeBros From Italy Naples

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venerdì 25 settembre 2020

Alessandro Benetton: come lavorare e studiare allo stesso tempo

Conciliare studio e lavoro è fondamentale, soprattutto per i futuri imprenditori: Alessandro Benetton ha affrontato l'argomento nel nuovo video pubblicato sul suo canale Youtube.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: "Lo studio è la base su cui fondare tutto il resto"

Negli ultimi anni moltissime aziende hanno indirizzato le loro offerte di lavoro sempre più verso giovani in possesso sia di una buona formazione universitaria che di esperienze lavorative. Per questo, al giorno d'oggi, molti studenti si chiedono se lavorare o meno durante il percorso di studi. Alessandro Benetton, fondatore di 21 Invest, sostiene che studiare e lavorare contemporaneamente sia la giusta strada da intraprendere, in particolar modo per chi in futuro pensa di diventare imprenditore. "Partiamo da un presupposto essenziale: durante il percorso accademico studiare deve essere l'attività principale - spiega l'imprenditore nel suo nuovo video della rubrica #UnCaffèConAlessandro - va fatto bene e nei tempi giusti e questa deve essere la base su cui fondare tutto il resto". Uno dei primi consigli è quello di capire fin da subito quanto il lavoro possa influire sullo studio: "Se lavorare vi impedisce di studiare come vorreste - sottolinea Alessandro Benetton - allora vuol dire che quel lavoro, in quel momento, non è la cosa giusta per voi".

"Studio e lavoro non sono attività alternative": l'esperienza di Alessandro Benetton

Nel video Alessandro Benetton porta l'esempio del suo percorso: "Le mie prime esperienze lavorative le ho sempre fatte durante il periodo estivo, quando era in pausa rispetto ai momenti di studio. Un'estate ho lavorato in uno dei punti vendita di famiglia. Piegavo i vestiti, aiutavo i clienti, insomma toccavo con mano una delle fasi più importanti dell'attività aziendale: il contatto con il consumatore". Con il suo racconto l'imprenditore vuole mandare un messaggio ben preciso agli studenti di oggi: "Lavorate per concretizzare quello che state studiando: cercate di pensare al lavoro non solo come una fonte di guadagno ma soprattutto come un modo per dare forma a quello che avete imparato sui libri". Infine, un ulteriore beneficio di un'esperienza lavorativa intrapresa durante la carriera accademica è quello di accumulare insegnamenti fondamentali per la professione futura. "Studio e lavoro non sono attività alternative, ma complementari: anche quando comincerete il vostro percorso professionale lo studio continuerà ad accompagnarvi per tutta la vita, quindi tanto vale abituarsi fin da subito. Se volete essere imprenditori - conclude Alessandro Benetton - studiare e lavorare contemporaneamente non è una scelta: è l'unica cosa da fare".

Gruppo Danieli, CMC riconferma fiducia, commissionato il primo H-Mi.Da. al mondo

Sarà il Gruppo Danieli a realizzare negli Stati Uniti la prima acciaieria ibrida al mondo: "L'H-Mi.Da. è per la siderurgia una pietra miliare di cui siamo orgogliosi" ha commentato in merito il Presidente Gianpietro Benedetti.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli, nuovo progetto negli Stati Uniti: la soddisfazione del Presidente Gianpietro Benedetti

"L'ordine che sintetizza come l'azienda sia all'avanguardia sugli impianti di produzione acciaio cosiddetti "minimills" è quello della CMC di un H-Mi.Da., il primo al mondo. Ovvero un'acciaieria hybrid che può utilizzare direttamente energie rinnovabili prodotte dallo stabilimento stesso: solare, da vento, gas e in futuro idrogeno": è il Presidente Gianpietro Benedetti, intervistato da "Il Messaggero Veneto", a parlare del nuovo importante progetto che impegnerà il Gruppo Danieli nei prossimi mesi. "Tutto ciò è possibile grazie a un'innovazione rivoluzionaria nel forno elettrico di fusione sostituito dal "Danieli digital melter", un'invenzione di Danieli Automation" ha precisato ulteriormente il Presidente di Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A., aggiungendo inoltre come si tratti di "uno dei progetti di ricerca che, unitamente ad altri, consentiranno la produzione di acciaio pulito". L'ordine è il terzo che CMC (Commercial Metal Company) affida al Gruppo Danieli. L'innovativo impianto di colaminazione continua MIDA ECR®, denominato "Triple-M", sorgerà a Mesa, in Arizona: in base al progetto, dovrebbe entrare in funzione nel 2023, con una capacità nominale annua stimata di 500 mila tonnellate, di cui 150 mila di prodotto commerciale. Inoltre occuperà all'incirca 185 nuovi dipendenti.

Gruppo Danieli: profilo e crescita internazionale

"L'H-Mi.Da. è per la siderurgia una pietra miliare di cui siamo orgogliosi. In sintesi, con questi ordini chiudiamo l'anno con 1.800 milioni di euro di ordini e commesse da evadere da 3.000 milioni a giugno, con l'obiettivo di portarle a 3.400 entro fine anno" ha sottolineato il Presidente del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti in merito alla nuova commessa. Fondata nel 1914 a Buttrio, in provincia di Udine, Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. è cresciuta negli anni affermandosi a livello internazionale nella produzione di impianti siderurgici: in particolare nel settore dei prodotti lunghi detiene attualmente oltre il 90% di quota. Il Gruppo Danieli annovera oggi cinque centri produttivi (Buttrio, Pittsburgh, Parigi, in Svezia e in Germania), oltre a sedi in Cina (a Pechino e Shanghai): attivo anche in Tailandia dove ha costituito la Danieli Far East e in Russia con la Danieli Volga, ha aperto centri di servizi anche in Austria e Brasile. È quotato nell'indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano.

Un “nuovo modello di sviluppo” per CDP: le riflessioni dell’AD e DG Fabrizio Palermo

Meeting di Rimini, l'intervento dell'AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo: "Abbiamo sostenuto investimenti pari a 2,4% del PIL. Necessario un ripensamento complessivo del progetto di sviluppo".

Fabrizio Palermo

Sussidiarietà e finanza sostenibile: le considerazioni dell'AD e DG di CDP Fabrizio Palermo

L'attività di Cassa Depositi e Prestiti è orientata da sempre alla sostenibilità. Lo ha ricordato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo, intervenendo lo scorso 20 agosto al Meeting di Rimini, in occasione della presentazione del Rapporto annuale della Fondazione per la Sussidiarietà. "Raccogliamo sul territorio per reinvestire nel territorio. Investiamo in innovazione e istruzione per creare infrastrutture e sostenere le imprese" ha sottolineato l'AD e DG nel corso del panel dedicato a sussidiarietà e finanza sostenibile. "Abbiamo sostenuto investimenti nell'economia per un valore pari a 2,4% del Pil, raggiunto 20.000 imprese, prevalentemente Pmi, e creato oltre 600 mila occupati grazie agli impatti diretti, indiretti e indotti" ha evidenziato Fabrizio Palermo aggiungendo poi come oggi sia necessario "anche un ripensamento complessivo del progetto di sviluppo".

Fabrizio Palermo, AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti: "Nelle nostre strategie gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030"

Nel "nuovo modello di sviluppo" individuato da Cassa Depositi e Prestiti sono cinque le aree identificate, come ha spiegato l'AD e DG Fabrizio Palermo nel suo intervento al Meeting di Rimini. Innanzitutto "una finanza orientata a creare valore per tutti gli stakeholder": la finanza gioca un ruolo chiave come abilitatore dell'economia "ma da sola non è sufficiente". In secondo luogo una strategia delle aziende "che si orienti alla sostenibilità come direttrice di sviluppo soprattutto per quei settori che possono convertire i propri modelli di business": non a caso CDP si è da tempo attivata inserendo gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 nelle proprie strategie. Poi le persone: "Un'altra leva fondamentale. Devono essere sensibilizzate rispetto all'impatto sociale e ambientale del proprio operato". E in merito ai processi Fabrizio Palermo ha ribadito come il Gruppo abbia modificato il proprio statuto per inserire lo sviluppo sostenibile nel perimetro di intervento aziendale: "Oggi le valutazioni di sostenibilità in CDP sono incorporate nella fase di pianificazione dei futuri finanziamenti". Infine la quinta area: le tecnologie digitali. Il Gruppo ha investito nella digitalizzazione e nell'upgrade tecnologico e questo ha consentito la piena operatività sin dai primi giorni di lockdown: "Le nostre priorità oggi sono una rete digitale all'avanguardia per il Paese, un cloud pubblico-privato e la creazione di campioni nazionali nel settore dei pagamenti e della cybersecurity".

Gianfranco Battisti: iniziative e progetti del Gruppo FS Italiane per il rilancio del turismo

Promuovere i luoghi di medie e piccole dimensioni ad alta attrattività paesaggistica e culturale: l'impegno del Gruppo FS Italiane nelle parole dell'AD e DG Gianfranco Battisti.

Gianfranco Battisti

Gianfranco Battisti: scoprire le bellezze d'Italia in treno, la nuova offerta del Gruppo FS Italiane per l'estate

Intermodalità e mobilità sostenibile nell'estate di Trenitalia. "Le nuove fermate delle Frecce, insieme ai collegamenti con InterCity e treni regionali, sono parte integrante del più ampio piano di sviluppo del turismo nazionale" ha sottolineato in merito l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti. L'ottica è rilanciare il settore turistico "nel pieno rispetto delle norme per il distanziamento fisico e con la continua igienizzazione dei treni", anche avvalendosi di nuovi collegamenti treno + bus oppure treno + bici. Il Cilento Link, ad esempio, consente di raggiungere comodamente alcune delle più belle località della costiera cilentana con un biglietto integrato treno + bus. È attivo dallo scorso 11 luglio così come lo Jesolo Link, il nuovo servizio bus attivo tra la stazione di Mestre e le spiagge di Lido di Jesolo. Un ulteriore servizio treno + bus è il Conero Link, che permette di raggiungere con comodità le spiagge di Portonovo, dalla stazione di Ancona, grazie a 43 bus al giorno fino al 14 settembre. Sul fronte della mobilità sostenibile il gruppo guidato da Gianfranco Battisti ha siglato inoltre diversi accordi tra cui uno con Bike Park Rimini e Comune di Rimini, finalizzato a promuovere la combinazione treno + bici in città. Sottoscritto da Trenitalia Tper, permette a chi arriva in treno a Rimini di poter usufruire di uno sconto del 50% sul noleggio biciclette e di altre offerte speciali: i viaggiatori possono noleggiare due bici per un'intera giornata al costo di soli 10 euro o 20 euro in caso di e-bike. Non solo: a bordo dei treni regionali è possibile trasportare gratuitamente biciclette e monopattini pieghevoli (elettrici e no), hoverboard e monowheel. E in treno si possono raggiungere numerosi percorsi ciclabili come la ciclovia Alpe Adria Grado-Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia.

Gianfranco Battisti: per l'estate il Gruppo FS Italiane punta su mobilità sostenibile e intermodalità

"Fondamentale offrire collegamenti per scoprire e riscoprire le bellezze d'Italia in treno che, con la sua fitta rete di linee e stazioni, riesce a unire facilmente gli angoli del Belpaese" ha spiegato l'AD Gianfranco Battisti in merito citando tra le principali novità introdotte da Trenitalia per l'estate i collegamenti con Frecciarossa e Frecciargento da Reggio Calabria a Torino e Venezia, la nuova corsa con Frecciarossa 1000 che unisce Milano e Roma al Levante ligure, alla Versilia e all'Argentario e per la prima volta il Frecciargento che collega Firenze con la Puglia, senza cambi intermedi. Come evidenziato dall'AD e DG Gianfranco Battisti in questo modo si punta inoltre a distribuire più efficacemente "i flussi turistici non solo nelle grandi città d'arte o sulle spiagge e montagne più conosciute, ma anche nei luoghi di medie e piccole dimensioni ad alta attrattività turistica, paesaggistica e culturale". Presente inoltre un collegamento per poter raggiungere facilmente in treno anche il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, gestito dalla Fondazione Fs Italiane. Situato proprio sul tratto della prima ferrovia d'Italia (la Napoli-Portici), il Museo di proprietà di Ferrovie dello Stato Italiane ospita una collezione di 55 treni tra locomotive e carrozze d'epoca: intorno un meraviglioso giardino botanico con piante provenienti da tutto il mondo.

giovedì 24 settembre 2020

Terna: test sierologici volontari per i dipendenti

Terna, l'accordo con il Policlinico di Tor Vergata è solo il primo di una serie di convenzioni previste per dare l'opportunità ai propri dipendenti di eseguire, su base volontaria, il test sierologico.

Terna

Terna, iniziativa con il Policlinico di Tor Vergata: test sierologici volontari per i propri dipendenti

L'attenzione ai propri dipendenti contraddistingue da sempre il modus operandi di Terna. Oggi ancor di più: l'emergenza sanitaria impone infatti un'attenzione maggiore e costante. Non a caso il gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha avviato nei giorni scorsi una convenzione con il Policlinico di Tor Vergata per dare ai propri dipendenti l'opportunità di effettuare il test sierologico su base volontaria. Fin dall'inizio della pandemia, Terna si è mobilitata per garantire ai suoi professionisti, attivi negli impianti e impossibilitati a lavorare in smart working, protocolli per operare nella massima sicurezza e prevenire il rischio di contagio. In questa prospettiva nasce anche tale iniziativa in collaborazione con il Policlinico di Tor Vergata.

Terna: la salute e l'operatività in sicurezza di tutti i dipendenti prioritarie per il gruppo

Sono oltre 3.000 i professionisti di Terna che potranno effettuare il test sierologico. Eseguire uno screening sui propri dipendenti, in particolare in queste settimane di ritorno dalle vacanze, è necessario soprattutto in realtà in cui è previsto il rientro al lavoro in presenza. Quella con Tor Vergata è solo la prima di una serie di convenzioni che il gruppo guidato da Stefano Donnarumma sottoscriverà con altre strutture sanitarie pubbliche per dar modo agli addetti della società con sede a Roma di eseguire il test. L'iniziativa non è rivolta solo ai 1.400 dipendenti del Lazio ma anche ai 2.500 dislocati sul territorio italiano. Terna valuta inoltre la possibilità di organizzare una campagna di vaccinazione per l'influenza stagionale.

Editoria, Marco Durante: il piano di LaPresse S.p.A. per rafforzarsi all’estero

LaPresse S.p.A. proiettata nel 2021 con nuovi progetti di rilievo internazionale: il fondatore e Presidente Marco Durante parla della quotazione a Wall Street entro l'anno prossimo e dell'apertura di 24 uffici di corrispondenza all'estero.

Marco Durante

LaPresse S.p.A., l'operazione di quotazione a Wall Street: il focus del Presidente Marco Durante

"Da due settimane abbiamo ripreso il piano di quotazione avviato nell'ottobre scorso. Avevamo bloccato il processo a causa del Covid, ma se ora tutto procede bene sbarcheremo a Wall Street nei primi mesi del 2021": l'annuncio di Marco Durante, fondatore e Presidente di LaPresse S.p.A., è del maggio scorso. L'emergenza sanitaria non ha fermato il processo di internazionalizzazione intrapreso ormai da anni, come conferma anche la serie di importanti accordi siglati a partire dal 2008 con Associated Press per la distribuzione esclusiva in Italia di foto, testi, video. L'ottica, come sottolineato in diverse occasioni proprio dal Presidente, è conferire a LaPresse S.p.A. una connotazione globale. Il piano prevede l'apertura di 24 uffici di corrispondenza, a Londra, Madrid, Dubai, Singapore e Sydney: "Alcune sono già operative, per precisione otto, nonostante l'emergenza Covid: Bruxelles ha cominciato ad aprile. E stanno già lavorando le sedi di Pechino, che per noi è estremamente importante in questo momento, di New York e di Londra". Marco Durante ha precisato inoltre come "nelle varie sedi avremo nostri fotografi, video-operatori e giornalisti che dirameranno le notizie dall'Italia, grazie ad AP, e sempre con l'agenzia che ci ospita diffonderemo tutto quanto riguarda quei Paesi".

Marco Durante alla guida di LaPresse S.p.A.: i progetti di crescita internazionale e l'editoria nel post-emergenza

LaPresse S.p.A. nasce nel 1994 su iniziativa di Marco Durante, già collaboratore della storica agenzia fotografica Publifoto Torino, e del fratello Massimo: oggi grazie a una serie di intuizioni lungimiranti, è diventato il più internazionale dei multimedia content provider italiani. Ha contribuito inoltre a ridisegnare il settore in Italia importando nuovi formati come quello delle videonews: "In pratica siamo diventati i primi, in Italia, ad avere teche video, oltre a quelle della Rai, e possediamo il più grande archivio di foto in Europa. E così forniamo i nostri contenuti a oltre il 90% del mercato editoriale e broadcast del Paese". L'intenzione attualmente è di potenziare ulteriormente la parte video "per rafforzare le nostre teche, che sono già le più ricche dopo quelle della Rai". Oggi l'ambito editoriale si trova a fare i conti con gli effetti dell'emergenza sanitaria sull'economia del Paese: "In questo settore, però il nostro mondo è quello che ha sofferto meno. Palazzo Chigi, tra l'altro, ha appena rinnovato, fino al 30 giugno 2021, l'accordo con le agenzie di stampa. Stiamo meglio dei giornali, anche perché, durante il lockdown, la gente si è abituata a informarsi su Internet, che è cresciuto tantissimo. E anche la pubblicità è andata meglio sul web". Ciò che occorre sottolineare secondo Marco Durante è come il Coronavirus abbia riportato al centro il valore dell'editoria dimostrando l'importanza di impegnarsi nel combattere contro fenomeni negativi come quello delle fake news: "Il Covid-19 ha invece premiato l'autorevolezza, marginalizzando tutto quello che sono social e influencer. Un'agenzia seria, in proposito, non può far circolare notizie prese dai social. E anche i nostri politici sbagliano nel puntare su questi circuiti. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità ed esporle pubblicamente".

Tamponi Covid-19 in sette Istituti ICS Maugeri Spa: focus sull’iniziativa

ICS Maugeri Spa, tamponi in sette Istituti fra Lombardia e Piemonte: l'impegno e le iniziative promosse per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

ICS Maugeri Spa

ICS Maugeri Spa: i Laboratori di analisi al lavoro per eseguire i tamponi Covid-19

L'impegno in campo clinico-assistenziale, preventivo, della ricerca e della formazione degli operatori della sanità che contraddistingue l'operato di ICS Maugeri Spa fin dalla sua nascita si rafforza ulteriormente, a fronte dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Negli Istituti Maugeri (sei in Lombardia e uno in Piemonte) è possibile effettuare il tampone Covid-19 seguendo diversi orari e modalità di accesso. Sono quelli di Pavia, Lumezzane (BS), Milano Clefi, Tradate (VA), Montescano (PV), Veruno (NO) e Castel Goffredo (MN): quando necessario occorre prenotare l'appuntamento. È possibile effettuarli anche nelle sedi di Pavia e Montescano, come si legge nella nota diffusa da ICS Maugeri Spa.

Sanità: il profilo di ICS Maugeri Spa

ICS Maugeri Spa opera in Italia nelle aree della tutela della salute negli ambienti di lavoro e nel campo della Medicina riabilitativa e delle cure correlate. Presente sul territorio nazionale attraverso Istituti Scientifici, Unità di Riabilitazione integrate all'interno di strutture sanitarie pubbliche e Centri di Ricerca e Prevenzione, ICS Maugeri Spa forma una rete integrata al servizio del cittadino e della comunità. Quella di Fondazione Salvatore Maugeri, nata nel 1965, anno di Istituzione della prima Clinica del Lavoro, si configura come una storia di crescita e traguardi. Nell'ottobre 2016 tutte le attività sanitarie sono state conferite a ICS Maugeri Spa Società Benefit IRCCS. La sede centrale è a Pavia.

Elisabetta Ripa a “Io Donna”: il valore della digitalizzazione nella crescita del Paese

"Nella drammaticità del lockdown l'Italia ha fatto un corso accelerato di digitalizzazione recuperando in pochi mesi un gap storico rispetto all'Europa": su "Io Donna" l'intervista all'AD di Open Fiber Elisabetta Ripa.

Elisabetta Ripa

Open Fiber, l'AD Elisabetta Ripa a "Io Donna": "I nostri figli e le scuole hanno bisogno di fibra ottica"

"La scuola e gli studenti sono il motore della nuova società: non si deve mai dimenticare quanta produttività e inclusione si può costruire attraverso l'uso delle reti digitali, garantendo pari opportunità e lotta alla povertà educativa": il valore della didattica a distanza è ben espresso nelle parole di Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, intervistata da "Io Donna". L'AD spiega come la società abbia prontamente fronteggiato le criticità infrastrutturali emerse sin dai primi momenti del lockdown nell'ottica di assicurare la massima efficienza nello svolgimento delle lezioni online. "Difficoltà nel connettersi, connessioni lente o instabili" ma "nella drammaticità del lockdown" l'Italia è riuscita a recuperare "in pochi mesi un gap storico rispetto all'Europa": un "corso accelerato di digitalizzazione", come lo definisce Elisabetta Ripa, di cui il nostro Paese deve essere fiero. Ma ora bisogna continuare a impegnarsi per far in modo che tutta l'Italia possa avvalersi di infrastrutture adeguate: "I nostri figli e le scuole hanno bisogno di fibra ottica".

Elisabetta Ripa: la fibra in Italia, il punto sulla diffusione nelle scuole e nelle abitazioni

"Durante il lockdown abbiamo tutti capito che avere una connessione ultraveloce è cruciale e cambia la vita ma lo è altrettanto il fatto che a questa velocità possa accedere l'intera famiglia da tutti gli infiniti device che desidera": è quanto osserva nell'intervista a "Io Donna" Elisabetta Ripa. "Solo la fibra ottica può garantire tali prestazioni" aggiunge l'AD di Open Fiber e in questa prospettiva "la nostra consente di trasferire molte più informazioni e in contemporanea a una velocità fino a un Gigabit al secondo". In merito Elisabetta Ripa fa il punto sulla diffusione della fibra in Italia: "Abbiamo coperto un terzo del Paese. Siamo già in 150 grandi città così come in 730 Comuni di piccole dimensioni dove gli operatori tradizionali non hanno interesse ad arrivare e abbiamo cantieri aperti in oltre 3 mila Comuni". Nelle scuole invece "il governo ha previsto oltre 400 milioni di euro per collegare più di 32 mila plessi scolastici a 1 Giga in tutta Italia": la rete di Open Fiber ne raggiunge già oltre 7 mila. Infine Elisabetta Ripa sottolinea come la digitalizzazione offra oggi "un'opportunità di sviluppo straordinario" al nostro Paese: "Personalmente penso anche che quando come madri approcciamo con fiducia la tecnologia stiamo costruendo ponti preziosi con i nostri figli per i quali il digitale è linguaggio, vita, il loro stesso modo di stare nel mondo".

mercoledì 23 settembre 2020

La svolta imprenditoriale di Alessandro Benetton: il racconto su Instagram

"Sono fuori dagli affari di famiglia. Da quasi 30 anni ho preso un'altra strada. Scelsi di dissentire": le risposte di Alessandro Benetton ai suoi follower su Instagram.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton si interfaccia con gli utenti su Instagram: il botta e risposta

"Quasi trent'anni fa ho scelto di fare l'imprenditore in proprio con 21 Invest; a parte un brevissimo periodo, non ho mai fatto parte del business di famiglia. Ciò non toglie che come tutti sono rimasto tremendamente scosso e addolorato per quanto accaduto a Genova e riaffermo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime": in un botta e risposta su Instagram, ripreso anche da "Il Gazzettino", Alessandro Benetton si esprime su uno dei temi più dibattuti nelle ultime settimane. "Perché non ti sei occupato tu di Autostrade, sono certo che avresti fatto meglio!" lo incalza un utente in una storia, rimasta visibile per ventiquattr'ore. "Non credo che davanti ad una tragedia del genere si debba fare una gara a chi avrebbe gestito meglio cosa" risponde Alessandro Benetton: "L'unica cosa che mi sento di esprimere riguardo a tutta la vicenda è la vicinanza alle famiglie delle vittime".

Alessandro Benetton: quando scelsi l'indipendenza dalla mia famiglia e nacque 21 Invest

Rispondendo ad alcuni follower su Instagram, Alessandro Benetton ha parlato anche della decisione di distaccarsi dalla famiglia per intraprendere nuove esperienze professionali in proprio. "Non nego di essere nato privilegiato e rispetto ad altri ho avuto una rete protettiva all'inizio" ha scritto sul popolare social network. Ma "allo stesso tempo ho anche rischiato molto. Per la mia indipendenza a 28 anni ho scelto di dissentire, anziché accomodarmi in un'azienda di successo, fondando una piccola società in un settore che in Italia non esisteva ancora e di questa vivere, anche oggi". Nella storia su Instagram si è parlato anche di Cortina 2021. "Quanto ci guadagni?" gli ha chiesto un utente riferendosi al suo ruolo di Presidente nella Fondazione creata per organizzare l'evento. "Non vengo retribuito per il mio ruolo" ha sottolineato Alessandro Benetton spiegando di aver accettato questo impegno "per il mio legame con Cortina e perché ho degli obiettivi ben definiti: creare un evento sportivo di altissimo livello; farlo mantenendo un buon equilibrio finanziario; permettere a Cortina di esprimere il suo pieno potenziale come territorio. Quest'ultimo è ciò a cui tengo di più". Il Presidente di Cortina 2021 ha fatto il punto anche sui lavori di preparazione delle piste: "Saranno terminati prima dei Mondiali del prossimo anno. Fino ad ora abbiamo già profilato le piste Olympia e Vertigine, ammodernato la rete di innevamento, rifinito le piste del Druscié e lo stesso vale per la pista Lacedelli".

Renato Mazzoncini al Forum Ambrosetti: l’impegno di A2A per la crescita sostenibile del Paese

I risultati del Position Paper realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con A2A: l'intervento dell'AD Renato Mazzoncini a Cernobbio.

Renato Mazzoncini, AD A2A

A2A, Renato Mazzoncini al Forum Ambrosetti: investimenti in rinnovabili, economia circolare e reti idriche a sostegno del Paese

Un piano decennale, il primo nella storia di A2A, orientato a incentivare la transizione energetica con importanti investimenti in infrastrutture strategiche per il Paese: il Gruppo lo presenterà "tra qualche mese", come anticipato dall'Amministratore Delegato Renato Mazzoncini lo scorso 4 settembre. Intervenuto a Cernobbio nel corso del Forum Ambrosetti per presentare lo studio sul ruolo delle utility nel rilancio del Paese, realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con A2A, l'AD ha sottolineato come il Gruppo sia intenzionato a investire "con grande determinazione" nelle fonti rinnovabili e a compiere "un cambio di passo significativo anche nel modo con cui negli ultimi anni è entrata nel settore con il fotovoltaico". A2A può quindi giocare "un ruolo importante nella partita nazionale", come ribadito da Renato Mazzoncini: l'apporto del Gruppo può rivelarsi determinante anche nel colmare i gap dell'Italia in tema di obiettivi europei su fonti rinnovabili, ambiente e ciclo idrico.

A2A, il report sul ruolo chiave delle utility per il rilancio sostenibile dell'Italia: la presentazione di Renato Mazzoncini

I gap a cui ha fatto riferimento Renato Mazzoncini nel suo intervento a Cernobbio sono ben espressi nel Position Paper "Il ruolo chiave delle multiutility per il rilancio sostenibile dei territori italiani", presentato lo scorso 4 settembre nel corso del Forum Ambrosetti. I dati rilevati dallo studio realizzato in collaborazione da A2A e The European House - Ambrosetti illustrano come l'Italia rischi di non raggiungere gli obiettivi 2030. Sul fronte delle rinnovabili l'Italia sconta un gap di oltre 7 punti (22,8% contro un target del 30%). Lato ambiente, c'è un tasso medio di conferimento dei rifiuti urbani in discarica al 21,5% contro il target europeo del 10% e di raccolta differenziata del 58,2% contro l'obiettivo UE del 70%. In relazione al ciclo idrico invece si denota come il Paese possieda le infrastrutture più obsolete (il 60% ha più di 30 anni) e la metà dell'acqua distribuita venga dispersa (47,9%). Non a caso, come sottolineato dall'AD, A2A è "estremamente interessata" a investire anche in questo ambito: "Mi auguro che le difficoltà del Paese emerse nel report possano essere superate dando l'opportunità di accelerare verso le fonti rinnovabili, anche con i fondi del Recovery Fund" ha detto infine Renato Mazzoncini.

Gianpietro Benedetti riflette sul futuro dell’acciaio, sempre più green

Inquinare costa: Gianpietro Benedetti, alla guida della multinazionale di Buttrio Gruppo Danieli, commenta il futuro dell'acciaio sottolineando come il processo verso la riduzione delle emissioni di CO2 sia necessario non solo in termini etici, ma anche economici e di competitività.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: la questione di Taranto e la nuova commessa di Gruppo Danieli in Russia

"Con le nuove tecnologie, Taranto risolverebbe il suo problema. Per produrre una tonnellata di acciaio con gli altiforni vecchi di Taranto si immettono circa 2,5 mila tonnellate di CO2 nell'atmosfera per ogni tonnellata di acciaio. Con l'impianto che faremo in Russia, se ne emettono 700 tonnellate, cioè oltre tre volte di meno": sono le parole di Gianpietro Benedetti, alla guida di Gruppo Danieli. La multinazionale di Buttrio ha di recente rinnovato la sua collaborazione con l'operatore russo OMK, aggiudicandosi una commessa di 430 milioni. Le discussioni con i vari partner sulla situazione di Taranto proseguono già da diversi anni, ha specificato il Presidente e Amministratore Delegato di Gruppo Danieli: l'idea è di passare prima al gas, che è già disponibile, per poi trasformare l'impianto ad idrogeno quando quest'ultimo avrà preso piede sia tecnicamente che competitivamente. "Grazie a OMK e ad altri clienti", spiega Giampietro Benedetti, "in Russia la nostra reputazione è solida. Negli ultimi sei mesi, senza contare quest'ultimo ordine, abbiamo raccolto circa 300 milioni di ordini in Russia".

Gianpietro Benedetti: il futuro dell'acciaio

"Le acciaierie sono destinate a cambiare per necessità economiche", ha spiegato Gianpietro Benedetti. Il futuro dell'acciaio è senza dubbio sempre più green. In questo contesto, Gruppo Danieli dovrà muoversi per mantenere la sua posizione di frontrunner. "Il consumo dell'acciaio nei prossimi dieci anni nei Paesi sviluppati probabilmente diminuirà dell'1% ogni 12 mesi. Sarà però interessante lo sviluppo della tecnologia green. Probabilmente molte delle acciaierie europee ed americane saranno obbligate a fermare o a ridurre gli altiforni per sostituirli con tecnologie basate su impianti a gas o idrogeno". Gianpietro Benedetti ha specificato che alla base rimane la questione economica: "Una acciaieria che produce cinque milioni, paga cento milioni all'anno di tasse per CO2", queste cifre sono destinate ad aumentare esponenzialmente. "Gli operatori di settore saranno obbligati a installare queste nuove tecnologie e noi speriamo di avere il nostro spazio in questo processo".

Fabrizio Palermo: CDP Venture Capital, un miliardo per innovare il Paese

Il piano industriale del Fondo Nazionale Innovazione di CDP Venture Capital nelle parole dell'AD e DG di Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo: un miliardo di euro per sostenere lo sviluppo del settore in Italia nel triennio 2020-2022.

Fabrizio Palermo

CDP Venture Capital, un miliardo per innovare: le considerazioni dell'AD e DG Fabrizio Palermo

"Un miliardo è una cifra importante, l'obiettivo entro il 2022 è di investire in oltre 1.000 start up, sviluppare più di 15 acceleratori di nuova generazione, formare più di 20 nuovi team di gestori": è l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo a esprimere con queste parole l'impegno del Fondo Nazionale Innovazione (Fni), nato "per sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia". Il piano industriale di Fni, approvato dal Consiglio d'Amministrazione di CDP Venture Capital (70% CDP Equity, 30% Invitalia Venture capital), la SGR che lo gestisce, è stato presentato lo scorso 23 giugno: intervenendo nel corso dell'evento, a cui hanno preso parte anche Francesca Bria ed Enrico Resmini, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di CDP Venture Capital, oltre al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, l'AD Fabrizio Palermo ha sottolineato come l'iniziativa rappresenti "un altro tassello del piano industriale di Cassa Depositi e Prestiti, che ha previsto per l'innovazione oltre 20 miliardi di euro di investimenti nel triennio 2019-2021".

Fabrizio Palermo: "Dall'Italia per innovare l'Italia", il piano CDP per potenziare il Venture Capital in Italia

Fortemente voluto da CDP, il Fondo Nazionale Innovazione (Fni) nasce "grazie alla collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell'Economia e di Invitalia". Lo ha ricordato l'AD e DG Fabrizio Palermo: "In Italia il settore del Venture Capital è poco sviluppato e anche in questo caso CDP intende dare il proprio contributo, come già molte altre volte nel corso dei suoi 170 anni di storia, per lo sviluppo dell'Italia". Non a caso il piano 2020-2022 è stato chiamato "Dall'Italia per innovare l'Italia", a evidenziare l'obiettivo di "favorire la crescita strutturale dell'ecosistema del Venture Capital, in particolare al Centro Sud, che sconta un gap significativo rispetto agli altri Paesi europei, ma che può tuttavia costituire una leva importante per il rilancio del nostro Paese, in termini di crescita del Pil e sostegno all'occupazione". Numerose le sfide che CDP Venture Capital è chiamato ad affrontare nell'immediato futuro: come spiega Fabrizio Palermo oltre ad investire "in modo rapido ed efficace" le risorse, in totale 1 miliardo di euro, dovrà "far crescere il mercato con la nascita di nuovi gestori; fare sistema con aziende, università e attori istituzionali, grazie al network del gruppo CDP ed estendere il supporto a tutte le fasi del ciclo di vita delle startup".

Episodio 43 I Sumeri curiosità e primati storici

martedì 22 settembre 2020

Alessia Ciccone - Vita Mia



Vita Mia Alessia Ciccone & Dj Claudio Ciccone Bros​

L'electronic dance music, è una vasta gamma di generi musicali elettronici a percussione creati soprattutto per discoteche, rave e festival.

giovedì 10 settembre 2020

Autostrade, le tappe del percorso professionale di Roberto Tomasi

Da febbraio 2019 Roberto Tomasi ricopre la carica di Amministratore Delegato: sotto la sua guida ASPI ha lanciato un piano di trasformazione basato su sostenibilità, digitalizzazione e R&S.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: formazione e prime esperienze professionali

Ingegnere Meccanico laureato presso l'Università di Padova, Roberto Tomasi intraprende un percorso formativo manageriale: segue con successo sia l'Executive Program della Harvard Business School (Massachussetts) che l'International Executive Program presso INSEAD (Francia), conseguendo anche il Master in Finance e Project Control della SDA Bocconi. Successivamente, entra a far parte del corpo tecnico dell'esercito presso la divisione mezzi militari della IVECO, a Bolzano. In seguito opera per la divisione Heavy Duty di FIAT AVIO, grazie alla quale ottiene un importante incarico a livello internazionale, ossia la partecipazione alla realizzazione in Siria di un impianto di energia elettrica. Conclusasi l'esperienza in FIAT, Roberto Tomasi inizia una breve collaborazione con una società di produzione di macchine tessili, la Nuovo Pignone - Gruppo GE: è il 1996 quando entra a far parte di Enel in qualità di Direttore delle Unità di Business delle Centrali di produzione di energia elettrica in Liguria.

Da Enel ad ASPI: gli incarichi di Roberto Tomasi

Il rapporto tra Roberto Tomasi ed Enel durerà fino al 2015. Durante i vent'anni passati nel Gruppo, il manager ha ricoperto numerosi incarichi di elevata responsabilità. Cinque anni dopo il suo ingresso in azienda, ricopre il ruolo di Responsabile dell'Area Cicli Combinati del Gruppo, con la gestione di oltre 7.000 MW installati. Nel 2004 assume l'incarico di Senior Vice President come responsabile del Procurement delle Grandi Commesse, mentre nel 2006 quello di Vice President della Business Unit di Ingegneria del Gruppo. In quegli anni arricchisce le sue esperienze in Russia, Spagna e Slovacchia, coordinando oltre mille risorse in ambito internazionale. L'ultimo incarico nella multinazionale dell'energia è quello in qualità di Responsabile della Generazione a Carbone, che dura pochi mesi, Roberto Tomasi viene nominato Co-Direttore Generale di Autostrade per l'Italia (ASPI), diventando poco dopo Consigliere del CdA sia del Gruppo che di altre controllate. Tra la fine del 2018 e gli inizi del 2019 viene nominato prima Direttore Generale e infine Amministratore Delegato. Pochi mesi fa la società ha dato il via al Piano di Trasformazione, che si concluderà nel 2023, caratterizzato da un importante "change management" con l'obiettivo di dare priorità alla sicurezza sulle strade, al mondo della ricerca e dello sviluppo e infine alla mobilità sostenibile per la creazione di una "green infrastructure".

mercoledì 9 settembre 2020

Alessia Ciccone - Vita Mia

La crescita professionale di Roberto Casula: le principali tappe

La laurea in Ingegneria Mineraria, i primi incarichi in Agip S.p.A., le posizioni di rilievo internazionale ricoperte in Eni: formazione ed esperienze professionali di Roberto Casula, ingegnere e manager.

Roberto Casula, manager Eni

Roberto Casula, il percorso formativo e professionale: dalla laurea agli anni Novanta

Roberto Casula, originario di Cagliari, si laurea in Ingegneria Mineraria nel 1988 presso l'università della città sarda. La sua carriera prende il via in Agip S.p.A. dove fino al 1991 lavora come Reservoir Engineer. In questo ruolo si dedica inizialmente a prove di produzione e acquisizione di dati sui pozzi petroliferi. In seguito arriverà a occuparsi più specificatamente di reservoir modelling, supervisionando la modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti. Nel 1992 si trasferisce in Luanda per lavorare in qualità di Reservoir Engineer e Petroleum Engineer all'interno della consociata Agip Angola Ltd. Nel 1994 ne diventa Chief Development Engineer. È il 1997 quando Roberto Casula rientra in Italia, chiamato a ricoprire in Eni il ruolo di Development and Production Coordinator: tale incarico lo vede coordinare le attività operative e di business legate ai Paesi dell'Africa Occidentale e Centro-Asiatica.

Roberto Casula, il percorso formativo e professionale: dagli anni 2000 a oggi

Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran, Roberto Casula viene nominato nel 2001 Dirigente e Project Director del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5, incarico che lo porta a trasferirsi a Teheran. Nel 2004 rientra nuovamente in Italia: in Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A., consociata del gruppo con sede a Gela, opera nel ruolo di Managing Director coordinando le attività di esplorazione e produzione sul territorio. Nel 2005 si trasferisce nuovamente all'estero, in Libia: a Tripoli lavora per conto di Eni Nord Africa BV come Managing Director. Nominato a fine 2007 Senior Vice President per la Regione Sub-Sahariana, arriverà a ricoprire la posizione di Presidente delle tre consociate Eni in Nigeria. Nel 2011 Roberto Casula diventa Executive Vice President in Africa e Medio Oriente. Tre anni dopo, Eni, riconoscendogli i traguardi conseguiti nel corso della sua carriera, gli affida il ruolo di Chief Development Operations & Technology Officer: un incarico di rilievo, a diretto riporto dell'AD, che lo ha portato a coordinare per conto del Gruppo attività tecniche e operative, di progettualità, ricerca e sviluppo.

Episodio 41 Enigmi e misteri dal mondo delle Fate

Nicola Volpi: i traguardi professionali raggiunti dall’attuale CEO di Movidea

Ritratto biografico e professionale di Nicola Volpi: oggi CEO di Movidea e Consigliere di Amministrazione di Pagani Automobili, è riuscito ad affermarsi nel settore del Private Equity grazie alla consolidata esperienza e un track record di successi.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: laurea, specializzazioni e incarichi professionali

Laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, Nicola Volpi avvia il suo percorso professionale dopo aver conseguito la specializzazione in Finance presso la SDA Bocconi. Inizia a lavorare come analista per conto di Sefimeta S.p.A. (Gruppo Montedison) e in seguito arriva in Sanpaolo Finance, Investment Bank del gruppo San Paolo (oggi Banca Intesa) nel ruolo di Responsabile della divisione di Leverage Finance. Si fa strada nel settore organizzando a partire dal 1987 le prime operazioni di Buy-Out in Italia. È il 1995 quando decide di intraprendere una nuova avventura professionale all'interno di una delle prime realtà a occuparsi di Private Equity nel nostro Paese, Schroder Ventures Italy, di cui due anni dopo diventa partner. Nel 1999 crea insieme ad altri soci Permira, che con fondi gestiti per oltre 40 miliardi di euro arriva ad affermarsi rapidamente nel settore del Private Equity inserendosi tra i grandi operatori nel mondo. Nel 2005 è chiamato a ricoprire l'incarico di Chief Executive Officer di Permira Associati S.p.A. e successivamente viene incluso nell'Executive Committee per coordinarne lo sviluppo di Permira nel mondo. In questi anni, sotto la guida di Nicola Volpi, Permira finalizza operazioni di acquisizione e dismissione su aziende attive a livello internazionale: per citarne alcune, Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL, Veneta Cucine.

Movidea e Pagani Automobili S.p.A.: le attuali esperienze professionali di Nicola Volpi

Il presente professionale di Nicola Volpi porta il nome di Movidea, holding di partecipazioni di cui è co-fondatore. La società di investimento opera nel settore dei beni e dei servizi di lusso in ambito italiano e internazionale, a supporto di realtà con importanti idee di business attraverso l'immissione di capitali dei Soci e di know-how strategico, finanziario ed economico. Oggi ne è Presidente e Amministratore Delegato. Fa parte, inoltre, del Consiglio di Amministrazione di Pagani Automobili S.p.A.: nel 2013 ne è diventato azionista, con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita. Tra il 2014 e il 2018 ha operato nel Board di FC Internazionale S.p.A. Appassionato di sport, musica, arte moderna e viaggi, Nicola Volpi ha fondato Campo Base, un club di appassionati con cui da oltre dieci anni organizza avventure in giro per il mondo in posti insoliti, a contatto con la natura.

martedì 8 settembre 2020

Renato Mazzoncini al “Corriere della Sera”: A2A punta a crescere in Italia

L’AD di A2A Renato Mazzoncini al “Corriere della Sera”: “Abbiamo 1,2 miliardi di margine operativo lordo e siamo tra le trenta big in Borsa. Siamo pronti a crescere  in Italia”..

A2A è pronta a dare il suo contributo per trasformare il Paese sostenendo i territori che più sono indietro: l'intervista del "Corriere della Sera" all'AD e DG Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini, amministratore delegato A2A

L'impegno di A2A per la ripresa del Paese: l'intervista del "Corriere della Sera" all'AD Renato Mazzoncini

"Siamo un'azienda con salde radici in Lombardia ma con attività e impianti in tutto il Paese. Possiamo dare il nostro contributo per lo sviluppo delle aree rimaste più indietro": A2A vuole crescere in Italia, come rivela l'Amministratore Delegato e Direttore Generale Renato Mazzoncini intervistato dal "Corriere della Sera" lo scorso 19 luglio. Ora che con il Green Deal il ruolo delle multiutility è sempre più centrale per la trasformazione delle nostre città e dell'economia, il Gruppo punta ad accelerare su "transizione energetica, economia circolare; reti; smart city; mobilità elettrica; ciclo idrico integrato", senza però rinunciare alla sua vocazione "di società al servizio dei territori". In questo scenario A2A sa dunque di poter giocare una partita molto importante per tutto il Paese: "Consolidati tutti i servizi essenziali, ci arrivano due richieste: smart city e mobilità elettrica, due ambiti in cui possiamo crescere". Nell'intervista l'AD Renato Mazzoncini sottolinea inoltre come la necessità di crescita sia legata "a una serie di economie di scala tipiche di questo settore". Per un'azienda che come aggregato registra 1,2 miliardi di margine operativo lordo attestandosi tra le prime trenta quotate italiane significa soprattutto guardare a quei singoli business ancora piccoli: "L'acqua rappresenta il 3% del nostro fatturato e il 5% del nostro Ebitda. Va certamente sviluppato. Così come le reti: elettrica, connettività, reti di calore e teleriscaldamento 4.0. Il gas, elemento importante della transizione. E poi l'elettrificazione del riscaldamento e la mobilità elettrica. Senza scordare lo sviluppo del libero mercato. E infine il tema dell'economia circolare. Per chiudere il ciclo dei rifiuti servono impianti. In Italia mancano". In particolare servono impianti di trattamento della Forsu e soluzioni per le ceneri inerti prodotte dai termovalorizzatori: "Stiamo valutando con il mondo dei manufatti per l'edilizia la possibilità di trovare delle joint venture".

Renato Mazzoncini, AD di A2A: aiuteremo il Paese a crescere occupandoci delle aree che sono più indietro

"A2A si vuole occupare anche di acqua. Abbiamo una piccola società oggi all'interno del gruppo, A2A Ciclo Idrico, che mi piacerebbe far crescere se ci saranno le opportunità. Ci sono enormi investimenti da fare sulla rete idrica" spiega al "Corriere della Sera" Renato Mazzoncini specificando inoltre come il Gruppo possieda "il know how, la struttura societaria e la capacità di investimento che possono essere utili per lo sviluppo della rete idrica del Sud". Secondo l'AD, ora che "c'è a disposizione una liquidità enorme, ci sono i fondi di investimento e i fondi che arriveranno dall'Ue con il Green Deal", il Gruppo può contribuire significativamente al rilancio dell'Italia: "Serve qualcuno che riesca a scaricarli a terra. A2A può da un lato mettere una propria quota di fondi e dall'altro può essere un booster di investimenti altrui. L'Italia per ripartire ha bisogno di infrastrutture: ospedali, scuole, binari e strade, reti elettriche, idriche e gas". Renato Mazzoncini evidenzia inoltre come durante l'emergenza A2A con i suoi 12 mila dipendenti abbia cercato "di non rallentare gli investimenti". E ora guarda avanti: "Il nostro programma è essere un'azienda nazionale, che non esclude ulteriore crescita nel Nord. Però possiamo aiutare a trasformare il Paese occupandoci dei territori che sono più indietro".

lunedì 7 settembre 2020

Premio Excellent 2019: l’assegnazione del riconoscimento a Gianfranco Battisti, AD di FS Italiane

FS Italiane, all'AD e DG Gianfranco Battisti il Premio Excellent 2019: l'impegno del Gruppo nel promuovere il turismo e le bellezze italiane nel mondo oggi, alla luce dell'emergenza Coronavirus, si rafforza nell'ottica di contribuire significativamente al rilancio del settore turistico e dell'ospitalità e alla ripresa economica del Paese.

Gianfranco Battisti

FS Italiane, all'AD Gianfranco Battisti il Premio Excellent 2019: il valore del riconoscimento

Tra i riconoscimenti vinti nel corso della sua carriera dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti figura anche il Premio Excellent, assegnato a personalità che nella loro attività professionale si sono distinte per il contributo alla valorizzazione e alla promozione dell'Italia nel mondo: manager specializzati nel settore del turismo e dell'ospitalità, asset strategici per l'economia del Paese, ma anche esponenti del mondo della politica, dell'economia e della cultura. L'AD e DG del Gruppo FS Italiane si è aggiudicato l'edizione 2019, la ventiquattresima: il riconoscimento gli è stato consegnato nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Milano l'11 febbraio dello scorso anno all'hotel Principe di Savoia. Insieme a Gianfranco Battisti in quell'occasione vennero premiati anche Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, e Gian Marco Centinaio, Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo italiano.

Gianfranco Battisti: l'impegno del Gruppo FS Italiane per il turismo

Nel ricevere il premio, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti rimarcò l'interesse dei grandi investitori internazionali per il nostro Paese: "Stanno investendo molto nel settore turistico facendo registrare un trend in costante aumento: sui 550 milioni di nuovi turisti che verranno in Europa, l'Italia ne intercetterà una quota rilevante". In quell'occasione l'AD ricordò inoltre la designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019: "Il Gruppo FS Italiane è costantemente impegnato nello sviluppo, insieme alle Istituzioni, di un sistema integrato di offerta che crei le condizioni per una maggiore accessibilità alle destinazioni ad alto potenziale turistico". Oggi FS Italiane è impegnata in una sfida ancor più grande su cui Gianfranco Battisti si è espresso in diverse occasioni tra cui, lo scorso giugno, la presentazione della nuova offerta per l'estate 2020 di Trenitalia: fronteggiare l'emergenza sanitaria che ha inferto un duro colpo al turismo e al contempo diventare un driver della ripresa economica del Paese. Questo l'obiettivo a cui guarda il Gruppo: "Il turismo è un settore che sta facendo più fatica degli altri. Penso che per tornare al livello competitivo degli anni scorsi ce ne vorranno un paio, certamente noi dal punto di vista trasportistico possiamo dare una grande mano".

Stefano Donnarumma: Terna da sedici anni negli indici di sostenibilità FTSE4Good

"La dimostrazione della concreta integrazione delle politiche di business con principi di sostenibilità": Terna, guidata da Stefano Donnarumma, è stata inclusa per il sedicesimo anno consecutivo negli indici di sostenibilità FTSE4Good.

Terna

Terna da sedici anni negli indici di sostenibilità FTSE4Good: il plauso dell'AD e DG Stefano Donnarumma

Riconfermata per il sedicesimo anno consecutivo negli indici di sostenibilità FTSE4Good. Nuovo riconoscimento per Terna: il gruppo guidato da Stefano Donnarumma è stato incluso tra le aziende leader a livello mondiale per le performance di sostenibilità. L'impegno nel contrastare il climate change, la corporate governance e il rispetto dei diritti umani sono solo alcuni degli oltre 300 parametri presi in considerazione nel condurre la valutazione, effettuata due volte all'anno. Il risultato, come si legge in una nota, "consolida ulteriormente la strategia di Terna orientata a coniugare sostenibilità e crescita". Parole che trovano conferma in quanto sottolineato lo scorso 22 luglio dall'AD e DG Stefano Donnarumma, intervenuto nel corso del webinar di Confindustria Energia sul valore delle infrastrutture energetiche per la ripresa dell'Italia e lo sviluppo del Mediterraneo: "Terna giocherà un ruolo chiave nella transizione energetica. Dobbiamo sempre guardare alla prospettiva dello sviluppo delle fonti rinnovabili con senso etico e la volontà di creare un mondo più sostenibile".

Stefano Donnarumma: Terna tra le aziende leader per le performance di sostenibilità a livello mondiale

Nell'annunciare la riconferma per il sedicesimo anno consecutivo nel FTSE4Good, Terna ha rimarcato inoltre come rafforzi la leadership del Gruppo in tema di finanza sostenibile "e ciò trova conferma nella costante crescita degli investitori socialmente responsabili (SRI) nell'azionariato dell'azienda, che oggi rappresentano l'11,8% del flottante (in crescita rispetto al 9,5% nel 2018 e all'8,3% nel 2017)". Per il gruppo che Stefano Donnarumma guida dallo scorso maggio nel ruolo di AD e DG si tratta dunque di un traguardo importante, arrivato in seguito al conseguimento di altrettanti riconoscimenti di prestigio internazionale: Terna, da due anni consecutivi Industry Leader del settore Electric Utilities nel Dow Jones Sustainability Index, è infatti inclusa in tutti i più importanti indici di sostenibilità tra cui Bloomberg-GEI, ECPI, ESI-Ethibel, Euronext Vigeo, MSCI, STOXX® ESG, STOXX® Low Carbon e GC100 (United Nations Global Compact).

Aspi, terminato lo scavo della Santa Lucia. Roberto Tomasi: “Investimento di oltre 1 miliardo”

In occasione del completamento dei lavori di scavo della galleria Santa Lucia, Roberto Tomasi ha dichiarato che Aspi è pronta a investire 7 miliardi nella manutenzione autostradale.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: "Studio e anni di esperienza hanno fatto concretamente la differenza"

La nuova galleria Santa Lucia sarà completata entro la metà del 2021: ci sono voluti tre anni e la scavatrice più grande d'Europa, ma il nuovo progetto di Autostrade per l'Italia porterà grossi vantaggi nei tempi di percorrenza tra Nord e Sud del Paese. "È un'opera di altissima complessità ingegneristica - ha dichiarato Roberto Tomasi, Amministratore Delegato del Gruppo, durante la cerimonia di abbattimento dell'ultimo diaframma - fatta delle fondamentali competenze di tante donne e tanti uomini: senza la conoscenza tecnica e multidisciplinare di questi professionisti, conseguita in anni di studi e sacrifici, realizzare queste opere non sarebbe immaginabile". Il tunnel a 3 corsie della A1, attualmente il più lungo d'Europa, è stato scavato per 8 km nel tratto compreso tra i Comuni di Calenzano e Barberino di Mugello ed è parte del sistema viario della Variante di Valico: un'opera da oltre 1 miliardo di euro compreso nel piano di 7,4 miliardi dedicato all'ampliamento della tratta Bologna-Firenze. Investimenti ai quali saranno aggiunti ulteriori 14,5 miliardi per potenziamento e ammodernamento della rete, che avranno un forte effetto sull'economia italiana: "Facevamo alcune valutazioni con le principali università per capire qual è l'impatto di questi investimenti sulla collettività - ha concluso Roberto Tomasi - essi comportano una capacità di produrre per il Paese per 65 miliardi: dunque con 14,5 miliardi che noi investiamo ci sono 65 miliardi equivalenti di investimenti che si muovono".

Roberto Tomasi, il profilo del manager

Prima di essere nominato Amministratore Delegato di Aspi, Roberto Tomasi è stato protagonista di un percorso ventennale in Enel. L'ingresso nel Gruppo avviene nel 1996, quando è chiamato dalla società per assumere in Liguria l'incarico di Direttore delle Unità di Business delle Centrali di produzione. Dopo 5 anni diventa Responsabile dell'Area Cicli Combinati di Enel: è l'inizio della sua scalata che lo vedrà prima Senior Vice President come responsabile del Procurement nel ruolo di Responsabile delle Grandi Commesse di Enel, per poi operare in qualità di Executive Vice President della Business Unit di Ingegneria del Gruppo. Infine, nel 2015, poco prima di entrare in Aspi come Co-Direttore Generale, è Responsabile della Generazione a Carbone. Nato a Merano, in provincia di Bolzano, Roberto Tomasi ha una laurea in Ingegneria Meccanica conseguita presso l'Università di Padova e diverse specializzazioni in ambito Business (Harvard, INSEAD, SDA Bocconi): prima del percorso in Enel e Aspi, ha collaborato nella divisione mezzi militari dell'IVECO e nella Heavy Duty di FIAT AVIO, occupandosi con successo di impianti di produzione di energia elettrica in contesti internazionali.

Pierfrancesco Latini: SACE attiva 20 miliardi per il sostegno alle imprese

Pierfrancesco Latini: "Le risorse che abbiamo mobilitato in questo semestre a supporto di export e internazionalizzazione e i volumi totalizzati dall'operatività Garanzia Italia sono un chiaro segnale che SACE, soprattutto in questo momento difficile, è al fianco delle imprese italiane"

Piefrancesco Latini

Pierfrancesco Latini: l'impegno di SACE

SACE, guidata da Pierfrancesco Latini, ha chiuso i primi sei mesi del 2020 con 11 miliardi di volumi attivati a sostegno delle imprese che si muovono oltreconfine, ai quali vanno aggiunti 10 miliardi collegati a Garanzia Italia, il nuovo strumento messo in moto dal governo per sostenere le imprese nell'emergenza sanitaria. Garanzia Italia ha in SACE il suo principale pivot. La società ha registrato 20 miliardi di volumi mobilitati, di cui 11 miliardi a supporto dell'export e dell'internazionalizzazione. La realtà guidata da Pierfrancesco Latini ha così servito più di 7.500 imprese, di cui oltre il 90% appartengono al segmento mid cap e Pmi. SACE ha affiancato l'operatività della nuova Garanzia Italia a partire da aprile. A fine giugno ha già totalizzato 8 miliardi di volumi garantiti, ad oggi saliti oltre la quota 10 miliardi a fronte di oltre 260 garanzie emesse. A trainare l'operatività è stata prevalentemente la linea di business incentrata sul sostegno alle esportazioni (+82%), con un incremento significativo sia nei prodotti dedicati alle grandi commesse estere sia negli strumenti utilizzati dalle Pmi. L'operatività di Garanzia Italia è stata sfruttata prevalentemente da imprese attive nel comparto dei servizi, dell'industria metallurgica e meccanica.

Pierfrancesco Latini commenta i risultati del semestre

"Le risorse che abbiamo mobilitato in questo semestre a supporto di export e internazionalizzazione e i volumi totalizzati dall'operatività Garanzia Italia sono un chiaro segnale che SACE, soprattutto in questo momento difficile, è al fianco delle imprese italiane": sono le parole dell'Amministratore Delegato Pierfrancesco Latini, che ha commentato con soddisfazione tali risultati. "Nel periodo di lockdown abbiamo intensificato i nostri sforzi, non solo a livello operativo, ma anche incrementando le iniziative di accompagnamento, specialmente quelle rivolte alle filiere produttive, particolarmente impattate da questa emergenza". L'AD Pierfrancesco Latini ha inoltre ricordato la rapida messa a terra del nuovo strumento previsto dal governo, una celerità che "ha consentito di dar seguito velocemente e online a tutte le richieste di garanzia sui finanziamenti bancari, anche di decine e centinaia di milioni di euro, i cui impatti si estendono ben oltre gli importanti volumi erogati". L'AD ha concluso che "dietro ogni operazione realizzata con Garanzia Italia, non c'è mai la sola azienda beneficiaria, ma tutto l'indotto generato sul territorio, i lavoratori, i fornitori, le famiglie". Questo impatto ha risonanza e si moltiplica attraverso le filiere, dall'agri-food alla moda, dall'automotive al turismo fino ai comparti cardine della produzione manifatturiera italiana.

Competenze e specializzazioni di Nicola Volpi, CEO di Movidea

Il profilo biografico di Nicola Volpi: Socio fondatore di Movidea, oggi ne è CEO e opera nel Consiglio di Amministrazione di Pagani Automobili S.p.A. con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita.

Nicola Volpi

La carriera di Nicola Volpi: dal percorso formativo agli anni '90

Attualmente CEO di Movidea, Nicola Volpi si è laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e successivamente ha conseguito una specializzazione in Finance all'interno della SDA Bocconi. Inizia a lavorare come analista per conto di Sefimeta S.p.A., società del Gruppo Montedison. In seguito entra in Sanpaolo Finance, Investment Bank del gruppo San Paolo (oggi Banca Intesa): qui, chiamato a ricoprire il ruolo di Responsabile della divisione di Leverage Finance, organizza a partire dal 1987 il finanziamento dei primi Buy Out in Italia. È il 1995 quando entra a far parte di Schroder Ventures Italy, tra le prime realtà ad affacciarsi nel mondo del Private Equity in Italia. Nicola Volpi ne diventerà partner due anni più tardi. I traguardi conseguiti in questi anni lo portano nel 1999 a intraprendere una nuova avventura professionale all'interno di un settore già in forte crescita: insieme ad altri soci fonda Permira, realtà specializzata in Private Equity che con fondi gestiti per oltre 40 miliardi di euro arriva ad affermarsi rapidamente tra i più grandi operatori nel mondo.

La carriera di Nicola Volpi: gli anni 2000 e il presente professionale

Nominato nel 2005 Chief Executive Officer di Permira in Italia, Nicola Volpi viene chiamato a far parte dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. Sotto la sua guida Permira realizza in Italia numerose operazioni di rilievo internazionale: acquisizioni e dismissioni riguardanti società del calibro di Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL e Veneta Cucine, solo per citarne alcune. Dal 2014 opera nel Board della società sportiva FC Internazionale S.p.A. Oggi Nicola Volpi guida Movidea, società di investimento che ha fondato insieme a Emilio Petrone: attiva nel settore dei beni e dei servizi di lusso in ambito italiano e internazionale, fornisce supporto ad aziende nel disegnare e implementare progetti di crescita e valorizzazione nel lungo termine, attraverso l'immissione di capitali propri dei soci e il contributo di esperienza strategica e finanziaria. Non solo: nel 2013 è diventato azionista e opera nel Consiglio di Amministrazione di Pagani Automobili con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita, contribuendo ai progetti di sviluppo legati all'azienda, al suo marchio, alla presenza commerciale, all'organizzazione e alla diversificazione di prodotto.

Eni: il profilo biografico di Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer del Gruppo

Il ritratto formativo e professionale di Luigi Lusuriello, dal 2018 Chief Digital Officer di Eni: consapevole dell'importanza di una formazione costante e approfondita, nel 2009 ha preso parte al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford.

Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer Eni

Luigi Lusuriello: formazione e prime esperienze professionali

Dal 18 settembre 2018 è Chief Digital Officer di Eni. Luigi Lusuriello ha alle spalle una consolidata carriera, avviata nel 1988 dopo il conseguimento della laurea in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Genova. Presta servizio per quasi due anni come ufficiale del Genio Navale nella Marina Militare Italiana e successivamente entra in Agip SpA nel ruolo di progettista di strutture onshore e offshore per conto della Direzione Ingegneria. Nel 1992 gli viene affidato l'incarico di Construction Yard Manager presso la sede di Ravenna: dal 1993 al 1994 Platform Manager in Congo, Luigi Lusuriello viene richiamato in Italia per operare in qualità di Manager - Production and Maintenance Technologies all'interno della sede di Crema. Lavorerà successivamente come Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona (quest'ultima carica ricoperta anche in Val d'Agri) fino al 2004, quando per conto di Eni gli vengono affidati diversi incarichi di rilevante responsabilità all'estero.

Luigi Lusuriello: la carriera all'estero e il presente professionale in Eni

Managing Director di Eni Congo e, dal 2007 al 2009, di Eni UK, Luigi Lusuriello non rinuncia, nonostante gli impegni lavorativi, a perfezionarsi ulteriormente anche sul piano della formazione e nel 2009 prende parte al corso "The Oxford Advanced Management and Leadership Programme" presso la Said Business School University of Oxford. Rientra in seguito in Italia per occuparsi nel ruolo di Vice President del coordinamento gestionale in Kazakhstan - Karachaganak. Nominato Vice President Programma Iraq, Luigi Lusuriello diventa nel 2013 Executive Vice President Operations di Eni: in questo ruolo è in prima linea nella direzione della funzione centrale tecnica del Gruppo, a presidio delle operazioni a livello mondiale. Nel 2018, forte dei risultati conseguiti, Eni gli affida un altro incarico di rilievo. In qualità di Chief Digital Officer, guida tuttora il processo di trasformazione digitale all'interno del Gruppo: un percorso fondamentale anche per conseguire i molteplici obiettivi legati alla sostenibilità e alla transizione energetica che Eni si è prefissata di raggiungere.

venerdì 4 settembre 2020

Coronavirus e liquidità imprese: il commento di Gianni Lettieri

Scarsa liquidità, ritardi nell'attuazione delle misure e rischi nel prossimo futuro: Gianni Lettieri mette in guardia sulla tenuta economica del Paese.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: "Tutto è fermo come prima"

"Stiamo sottovalutando il pericolo che tra ottobre e novembre molte aziende oggi sostenute dallo Stato possano fallire. E allora addio occupazione": sono le parole di Gianni Lettieri, Presidente e Amministratore Delegato di Atitech, sull'andamento dell'economia italiana. In un articolo pubblicato dal quotidiano "Il Denaro", l'imprenditore napoletano ha espresso preoccupazione per l'attuale gestione della crisi provocata dal Coronavirus. E ha puntato il dito, in particolare, sulle misure prese dal Governo durante i mesi scorsi: "Accade che solo il 15/20 per cento delle aziende abbia ricevuto i finanziamenti richiesti mentre in altre parti del mondo, per esempio in America, i soldi promessi sono già sui conti correnti delle imprese". Il vertice di Atitech manifesta il suo disappunto anche nei confronti dell'INPS: molte imprese infatti, visti i ritardi dell'erogazione da parte dell'Ente, sono obbligate ad anticipare la cassa integrazione ai propri dipendenti. Certo, l'introduzione della fiscalità di vantaggio al Sud o il cosiddetto "Ecobonus al 110 per cento" sono provvedimenti giusti, ma secondo l'imprenditore avranno scarso impatto sull'economia nazionale: "Nonostante le grandi aspettative accese - conclude Gianni Lettieri - tutto è fermo come prima mentre l'Italia dovrebbe immediatamente lanciare un grande piano d'investimenti materiali e immateriali".

Le esperienze professionali di Gianni Lettieri

Oltre ad essere alla guida di Atitech, attualmente Gianni Lettieri è Presidente e Amministratore Delegato Meridie S.p.A., investment company di cui è fondatore. Nato a Napoli, classe 1956, dopo aver ottenuto il diploma di geometra inizia subito a collaborare con un'azienda ligure, facendo così il suo ingresso nel ramo del commercio. Nel 1979 decide di mettersi in proprio e aprire uno stabilimento di tessuti, tintoria e finissaggio attivo sia nella provincia di Napoli che di Milano. Con l'esperienza acquisita nel tessile fonda la prima società europea incentrata sulla produzione di tessuto denim-ring. A metà degli anni '90 è protagonista di una joint venture con il gruppo indiano Raymond: nasce quindi la Raymond Calitri India, prima azienda di produzione di tessuto denim nel Paese. Nel 2007, dopo aver costituito la CO.S.ER. S.r.l. (Compagnia per lo sviluppo di energia Rinnovabile), attiva nel settore delle fonti rinnovabili, è cofondatore di Meridie, società quotata in borsa. Due anni più tardi intraprende la sua esperienza quale Presidente di Atitech. Durante la sua carriera, Gianni Lettieri ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra di essi si ricordano il Premio Cuore d'Oro e il Premio Masaniello. Per i suoi meriti professionali, nel 2011 l'Università degli Studi di Napoli Parthenope gli ha inoltre conferito una Laurea honoris causa in Giurisprudenza (specializzazione "amministrazione e legislazione di impresa").

Interviste, Claudio Descalzi ad Adnkronos: il futuro di Eni tra sostenibilità ed efficienza

"Abbiamo le tecnologie e abbiamo la capacità di finanziare nuovi sviluppi": ad Adnkronos l'AD Claudio Descalzi disegna il futuro di Eni.

Claudio Descalzi

Nuove tecnologie e maggior efficienza: il "modello Eni" nella video-intervista all'AD Claudio Descalzi

La nuova Eni viaggia su un doppio binario: "Quello che hai oggi che devi sviluppare e rendere efficiente e quello che sarai domani con la trasformazione tecnologica ma anche culturale. Abbiamo le tecnologie e abbiamo la capacità di finanziare nuovi sviluppi". È l'AD Claudio Descalzi in una lunga intervista ad Adnkronos a fare il punto sul percorso intrapreso dal Gruppo nel 2014, da quando è iniziato il suo primo mandato di AD: "L'Eni del futuro sarà quella che è nata sei anni fa con uno sviluppo delle tecnologie essenziali per costruire qualcosa di nuovo". Il crollo del prezzo del petrolio nel 2015 e la necessità di creare un'energia pulita "che possa arrivare ai nostri clienti completamente decarbonizzata dall'elettricità al gas fino alla mobilità" sono le ragioni che hanno portato Eni a intraprendere questo percorso, come ricorda l'AD, e "lo abbiamo fatto in modo organico: abbiamo sviluppato le nostre tecnologie in casa". Oggi Eni si trova a fronteggiare gli effetti dell'emergenza sanitaria nel mondo: in questo contesto per Claudio Descalzi un punto importante "è stato riuscire a riorganizzare per il 2020 e 2021 tutto il nostro contesto industriale mantenendo l'occupazione". E in questa direzione si continua a lavorare: "Riuscire a fare la massima pulizia, la massima efficienza per ricavare tutto il valore necessario per poter salvare la propria occupazione e gli investimenti che nel lungo termine rappresentano la trasformazione".

Claudio Descalzi ad Adnkronos: bioraffinerie, rinnovabili e prodotti decarbonizzati tra le priorità di Eni

"Nell'immediato le nostre priorità sono le bioraffinerie, le rinnovabili e aumentare la nostra base dei clienti che dovranno avere prodotti decarbonizzati" ha spiegato Claudio Descalzi intervistato nel corso di AdnkronosLive. "Il nostro obiettivo, attraverso le nostre tecnologie, è di arrivare ai nostri clienti con prodotti che siano decarbonizzati": ciò sarà possibile grazie a "questa grande trasformazione che cambierà l'input: l'olio scenderà, il gas manterrà la sua valenza, ma dovrà essere decarbonizzato, e grandissima crescita delle rinnovabili". L'AD di Eni ha rilevato inoltre come non tutte le necessità energetiche di un Paese sviluppato possano essere rimpiazzate completamente dalle rinnovabili, per cui sono necessarie "altre forme di energia pulita" come il biogas, biometano o la trasformazione dei rifiuti organici in vettori energetici, come l'idrogeno e il metanolo, e i prodotti blu. Si tratta di una sfida importante perché "ogni transizione avviene se si riesce a mantenere il maggior numero di infrastrutture esistenti": dunque occorre "trasformare i prodotti mantenendo il più possibile le infrastrutture il che vuol dire ridurre gli investimenti mantenendo l'occupazione". In Eni, come indicato da Claudio Descalzi, "continuiamo nella trasformazione della raffinazione puntando sulle bioraffinerie; continuiamo sullo sviluppo organico delle rinnovabili e puntiamo ad aumentare la nostra base dei clienti che dovranno avere prodotti decarbonizzati".

Guida del Paese, Carlo Malinconico: “L’attuale Governo è insufficiente”

Carlo Malinconico: "Occorre subito manutenere e ammodernare il Paese"

Carlo Malinconico

Carlo Malinconico: "Evidente debolezza dell'esecutivo in campo nazionale e internazionale"

L'attuale Governo italiano non è adatto ad affrontare le sfide che il Paese dovrà vincere per uscire dalla crisi economica causata dalla pandemia. È l'opinione di Carlo Malinconico, avvocato e Presidente di Progetto Italia che, in un editoriale scritto per AffariItaliani.it ha criticato le misure finora adottate per la ripartenza. "Innanzitutto, l'Esecutivo è nato per finalità ben diverse. È visibilmente segnato dalla sua genesi e dal rapporto conflittuale con gli ex alleati, da una parte, e con le regioni del Nord, dall'altra. Tutto ciò certo non giova alla solidarietà nazionale". Secondo il giurista, incrementare la liquidità è stata una misura obbligata, ma nei prossimi mesi c'è bisogno di una visione più ampia e a medio-lungo termine. Ma, soprattutto, ci sarà bisogno di un governo forte per realizzarla: "Le istituzioni, si sa, camminano sulle gambe degli uomini - scrive Carlo Malinconico - personalità autorevoli sono in grado di coinvolgere nel progetto di rinascita del Paese le migliori energie e di parlare autorevolmente in Europa".

"Infrastrutture, banda larga e sicurezza del territorio": la ricetta di Carlo Malinconico

Un progetto che dovrà innanzitutto essere condiviso con il popolo italiano, che dovrà partecipare al processo decisionale attraverso la rappresentanza parlamentare, oltre che sindacati, terzo settore e organizzazioni di professionisti. La ripresa italiana dovrà puntare in particolar modo su tre pilastri: "Le infrastrutture sono lo snodo fondamentale - spiega Carlo Malinconico - ambiente, difesa del territorio da alluvioni e inondazioni, trasporto pubblico. La banda larga è un'esigenza non più procrastinabile. Occorre finalmente la messa in sicurezza del territorio, in previsione del cambiamento climatico e delle sue conseguenze anche sull'innalzamento del mare, la realizzazione di bonifiche e la ricostruzione delle località colpite dai terremoti". Per quanto riguarda poi la "sburocratizzazione del Paese", altro caposaldo della ripresa, bisognerà sì attuarla ma con la partecipazione diretta delle imprese, in grado di segnalare cosa dover semplificare. "Non dovrà, poi, essere tralasciato impegno nella sanità e nella ricerca, convogliando cospicue risorse in quella direzione. Nel Rinascimento sorprende il numero di artisti contemporaneamente presenti nelle nostre città. La ragione - conclude Carlo Malinconico - sta proprio nel "contagio" virtuoso della tecnica e della conoscenza. Dobbiamo ricostituire queste condizioni per lo sviluppo della creatività degli italiani".

mercoledì 2 settembre 2020

Episodio 40 Operazione Highjump: gli Ufo del ghiaccio

Amici, familiari e colleghi insieme nel ricordo di Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli ha contribuito a rivoluzionare il settore delle telecomunicazioni, sia in Italia che all'estero, grazie a intuizioni efficaci e a una spiccata vision manageriale: colleghi, amici e familiari lo hanno ricordato nel corso di uno speciale evento online a lui dedicato.

Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli: la passione e il carisma nelle testimonianze di amici, parenti e colleghi

L'uomo, il manager, l'amico. Mauro Sentinelli è oggi ricordato in quanto figura di spicco nella storia delle telecomunicazioni in Italia: ha impresso una forte accelerazione al settore, introducendo innovazioni che ne hanno inesorabilmente segnato il corso. L'inventore della scheda prepagata, il pioniere dei cellulari: un manager di grande intuito, con una visione lungimirante che lo ha proiettato di diritto tra i padri della telefonia mobile. Lo scorso 30 maggio Key4Biz ha organizzato un grande evento online intervistando colleghi, amici e familiari per far emergere il lato meno conosciuto, lo spessore umano, ben espresso nelle parole di Luigi Gambardella, Responsabile European Affairs di Open Fiber: "Vorrei che tutti quanti ricordassero non solo le sue capacità manageriali, ma anche le qualità sul lato umano e personale. Mauro Sentinelli era una persona particolarmente affabile, alla mano, molto semplice nel linguaggio e nel modo in cui spiegava le cose". Un grande manager dunque, che non ha mai rinunciato a portare nel lavoro passione e umanità. Qualità che oggi in molti gli riconoscono, ricordandolo con affetto, come il Presidente di Acotel Group Claudio Carnevale: "La scintilla della creatività scattava perché il rapporto con Mauro era unico, ti metteva a disposizione la sua personalità e quindi diventava tutto più facile sin dall'inizio".

"Ogni discussione con lui era sempre un'esperienza bellissima": omaggio a Mauro Sentinelli

Nel corso della diretta organizzata da Key4Biz per ricordare Mauro Sentinelli si sono susseguiti testimonianze e aneddoti di carattere pubblico e privato. "Ho incontrato Mauro 21 anni fa quando ci siamo trovati a lavorare insieme in Telecom Italia" ha raccontato Andrea Camanzi, Presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti: "Lavorando fianco a fianco abbiamo discusso spesso, ma ogni discussione con lui era sempre un'esperienza bellissima perché ascoltava, cercava di capire tutte le argomentazioni. Poi a un certo punto si fermava e diceva 'Mo' te spiego', con un accento romano accattivante, e con il 'Mo' te spiego' cominciava a raccontare". Parole che dicono molto di Mauro Sentinelli, dell'empatia e del carisma che riusciva a trasmettere, del suo spessore umano e professionale. Della sua grande disponibilità "sia concreta che intellettuale e umana" come sottolinea il figlio Alex che, al termine dello speciale, ricorda un momento privato del rapporto con il padre: "Ad un certo punto mi sono avvicinato alla spiritualità cristiana, cosa che per lui era completamente aliena. In quel momento mi ha dimostrato una lealtà enorme e mi ha seguito in diversi incontri perché voleva capire sinceramente, fino ad accompagnarmi nel cammino di Santiago".

FS Italiane: la Convenzione siglata dall’AD e DG Gianfranco Battisti con CEI

Gianfranco Battisti: siglata lo scorso 17 luglio la Convenzione fra Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e Ferrovie dello Stato Italiane che garantisce assistenza pastorale al personale ferroviario, alle loro famiglie e ai fedeli nelle stazioni.

Gianfranco Battisti

Gianfranco Battisti: il valore della Convenzione FS Italiane - CEI

L'assistenza pastorale del personale ferroviario, delle loro famiglie e dei fedeli che frequentano le chiese nelle stazioni del Paese: a sottoscrivere lo scorso 17 luglio la Convenzione che ne garantisce l'attuazione sono stati l'Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), il Cardinale Gualtiero Bassetti. Il documento attesta l'importante valore che il Gruppo FS Italiane riconosce al servizio religioso, morale e formativo che i cappellani e i loro collaboratori svolgono quotidianamente, chiamati a farsi prossimi a quanti lavorano nel comparto ferroviario e a quanti viaggiano attraverso la presenza, ma anche con ritiri spirituali, pellegrinaggi, cerimonie, incontri di formazione e di confronto su questioni organizzative, metodologiche e pastorali. Il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti si impegna altresì ad assicurare la manutenzione delle chiese negli impianti ferroviari, a favorire la libera partecipazione dei dipendenti a celebrazioni e manifestazioni religiose e ad autorizzare l'allestimento del presepio aziendale nella sede centrale e sul territorio. Sono 36 i luoghi destinati al culto ubicati nelle stazioni ad oggi.

Gianfranco Battisti: ritratto formativo e professionale dell'AD e DG del Gruppo FS Italiane

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. dal 31 luglio 2018, Gianfranco Battisti guida inoltre in qualità di Presidente Fondazione FS Italiane, istituita nell'ottica di preservare e valorizzare il patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo. Da giugno 2019 opera nel Consiglio Direttivo di Assonime e dal 2018 nel Consiglio Generale di Assolombarda. Fa parte del Management Comittee della CER (Community of European Railways and Infrastructure Managers), nonché componente dell'European Management Comittee dell'UIC (Union International des Chemins de Fer). Da luglio 2017 a giugno 2020 è stato Presidente Nazionale di Federturismo. Laureato in Scienze Politiche e in Economia e Management Internazionale, Gianfranco Battisti è cresciuto professionalmente all'interno del Gruppo FS Italiane dove è entrato nel 1998 nel ruolo di Responsabile Marketing e Yield Management del Prodotto Notte. Nel tempo è stato chiamato a ricoprire incarichi di rilevo e responsabilità sempre più grandi. Dal 2009 al 2011 è stato Consigliere di Amministrazione della Società Artesia per i collegamenti ferroviari Italia- Francia. È stato Referente per il Gruppo FS Italiane sia in occasione di EXPO 2015 che del Giubileo 2016. Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati conferiti nel corso della sua carriera: il Global Award WTM nel 2009, consegnato da Boris Johnson, il premio Excellent nel 2019 e lo stesso anno la nomina di "Ambasciatore Europeo per la diversità" dalla Commissione Europea dei Trasporti. Nel 2010 gli è stato attribuito il titolo di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.