venerdì 3 novembre 2017

Morire a 27 anni: solo una tragica fatalità?

Cosa hanno in comune Kurt Cobain, Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Robert Leroy Johnson, Amy Winehouse e molti altri ancora, oltre alla loro notorietà nel mondo della musica? Sono tutti deceduti, in circostanze più o meno oscure, all’età di 27 anni! Si tratta di alcuni dei “soci”, non necessariamente in ordine temporale, del misterioso Club 27, da molti considerato una delle tante leggende metropolitane, per altri ancora un impenetrabile enigma all’interno del quale agiscono forze oscure e segreti complotti governativi, o forse entrambe le cose insieme. Una inchiesta serrata, un ritmo incalzante, un saggio che esplora ogni possibile spiegazione, partendo dalla classica indagine fino ad addentrarsi in alcune verità scomode che caratterizzarono lo scenario dell’America e dell’Inghilterra negli anni Sessanta e Settanta. Il Rock muove i suoi primi passi, a rappresentarlo sono personaggi spesso fuori dal comune, musicisti e poeti dal carattere non sempre facile, spesso incarnazione di un disagio che, pur nascendo dai loro trascorsi, finiva per rappresentare quello delle masse, una situazione difficile da gestire, che poteva seriamente danneggiare gli equilibri di quel “discreto” controllo che serve a reggere e preservare ogni forma di potere. Documenti, racconti, testimonianze, curiosità, studi statistici e riferimenti medici, un enorme calderone di informazioni all’interno del quale si celano verità ancora oggi non completamente svelate; la Triade Maledetta “Sesso, Droga & Rock and Roll” fu veramente l’unica causa della morte di questi artisti? Se per alcuni questa ipotesi risulta essere la più fondata, per altri la verità è ancora lontana dall’essere scoperta. Quale fu il ruolo del Cointelpro nella vicenda di Jimi Hendrix? Chi era il misterioso agente Jack Ryan? Questa è l’imparziale e fredda storia di tante vite prematuramente spezzate, così come freddi e crudeli furono gli eventi determinarono la nascita del Club 27. Link

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