mercoledì 15 marzo 2017

Sicurezza sul lavoro: essere informati è d'obbligo per evitare sanzioni

L'ordinamento italiano si preoccupa di tutelare il diritto dei lavoratori a svolgere la propria attività in un contesto privo di rischi per la propria incolumità. Il principale responsabile dell'attuazione delle misure necessarie a tal proposito è individuato nella figura del datore di lavoro, inteso come colui che organizza l'impresa. Nella sua attività di organizzazione l'imprenditore è tenuto all'adozione di tutte le misure necessarie per tutelare l'integrità psico-fisica dei lavoratori e ridurre al minimo i rischi.

Attualmente la materia è regolata dal decreto legislativo 81/2008, normativa che ha un ambito di applicazione che comprende tutti i settori di attività, sia pubblici che privati e si pone come obiettivo quello di riferirsi ad ogni tipologia di rischio.

Soggetti tutelati sono tutti i lavoratori, intesi come coloro che svolgono un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro, indipendentemente dal fatto che si tratti di un'attività retribuita o meno. La normativa si applica anche ai tirocinanti e agli studenti beneficiari di progetti di alternanza scuola/lavoro posti in essere per agevolare il contatto con il mondo del lavoro. Questi ultimi però non vengono computati nel calcolo del numero dei lavoratori da cui discendono obblighi particolari.

La tutela si realizza attraverso una valutazione preventiva di tutti i rischi e l'adozione delle misure necessarie per la loro eliminazione, o riduzione al minimo livello nei casi in cui l'eliminazione non sia possibile. L'attività di prevenzione deve essere sistematica ed organizzata in modo da garantire un continuo miglioramento nel tempo. La valutazione dei rischi è propedeutica alla redazione da parte del datore di lavoro di un documento riepilogativo obbligatorio, il Documento di valutazione dei rischi (per maggiori informazioni vedere http://www.studiohs.it/sicurezza_sul_lavoro/documento_valutazione_rischi_duvri.asp).

E' inoltre previsto l'obbligo di informare i lavoratori sui rischi connessi all'attività lavorativa e sui comportamenti da tenere nell'utilizzo di attrezzature aziendali, unitamente all'obbligo di vigilanza sul rispetto delle norme antinfortunistiche.

I dirigenti, ovvero coloro che si occupano di organizzare l'attività lavorativa secondo le direttive del datore di lavoro, condividono tali obblighi con il datore di lavoro e con i preposti, ovvero coloro che garantiscono la corretta esecuzione delle direttive da parte dei lavoratori.


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