mercoledì 1 febbraio 2017

Gayburg dice menzogne: l'omofobia non provoca suicidi


“Lo stigma sociale aumenta il rischio di suicidi tra gay”“Secondo uno studio le comunità anti-gay causano morte precoce alle persone Lgbt”. Sono questi alcuni dei titoli di giornale apparsi in Italia su uno studio americano secondo il quale le persone omosessuali che subiscono pregiudizi nelle loro comunità avrebbero una minor speranza di vita.
La ricerca, realizzata da Mark Hatzenbuehler della Columbia University (più volte impegnato in tematiche simili), è stata pubblicata nel 2014 sulla rivista Social Science & Medicine e, come si legge, si è trattata del primo studio peer-review che ha davvero indagato le eventuali conseguenze dell’omofobia.
Ma cosa succede se un altro ricercatore prova a riprodurre lo studio seguendo la stessa metodologia utilizzata? E’ ciò che è effettivamente avvenuto e il risultato lo ha riportato Naomi Schaefer Riley sul New York Post«Il mese scorso, Mark Regnerus, professore presso UT Austin, ha pubblicato un articolo sulla rivista Social Science and Medicine», nel quale ha spiegato di aver «cercato per dieci volte di ottenere gli stessi risultati di Hatzenbuehler utilizzando gli stessi dati esatti, ma senza riuscirvi. Il che significa, ha concluso, che “lo studio originale è così sensibile alle soggettive decisioni di misura da doversi ritenere inaffidabile“». In particolare, la raccolta dei dati su cui si è basato l’autore dello studio originale aveva gravi carenze metodologiche (le domande poste non erano infatti le stesse ogni anno). Schaefer Riley ha anche ricordato che il prof. Regnerus è stato al centro di infuocate polemiche nel 2012 quando ha dimostrato....

CONTINUA QUI: http://www.uccronline.it/2017/01/31/lo-stigma-sociale-causa-suicidi-gay-studio-smascherato-debunked/

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